CS (VcV, Ostanel): “Veneto: diritto di critica e qualità della democrazia. Evento a Padova il 21 con Crisanti, Balasso, Cappelletto, Mazzaro e i denunciati”

La puntata di Report di mercoledì 2 gennaio ha mostrato un sistema dove pare che chi critica il governo regionale veneto venga denunciato: accomunati da questa sorte sono Andrea Crisanti, Carlo Cunegato e Vania Trolese, Renzo Mazzaro, Enrico Cappelletti. E anche Natalino Balasso per un post social. E proprio a partire da quella notizia siamo stati raggiunti da diverse altre testimonianze di altri casi dove il dissenso è stato silenziato.

“E proprio per rimettere al centro questo enorme problema che avevamo annunciato un grande evento per far sentire le voci di tutti quelli che in questi anni hanno ricevuto denunce da parte del potere – annunciano Carlo Cunegato e Vania Trolese, portavoce de Il Veneto che Vogliamo – È giunto il momento di alzare la testa. Il pattern sembra uguale per tutti, e non possiamo più accettarlo. Invitiamo tutti coloro che hanno a cuore la propria libertà a esserci. Tutte le informazioni sulla pagina de Il Veneto che Vogliamo.”

Tutte queste storie – che prima viaggiavano su binari paralleli – ora si stanno incrociando, grazie soprattutto a chi sta affermando con forza che questa situazione è ormai insostenibile, come tutti e tutte noi.

Un momento di incontro di questo movimento che si sta innescando sarà quindi sabato 21 gennaio, alle 17.30, a Padova, in Sala Paladin a Palazzo Moroni. Insieme ai rappresentanti de Il Veneto che Vogliamo Elena Ostanel, Carlo Cunegato e Vania Trolese, ci saranno altre vittime di questa apparente repressione del dissenso: Andrea Crisanti, Renzo Mazzaro e Enrico Cappelletti. Ci sarà anche un videomessaggio di saluto di Natalino Balasso.

“A seguire poi lasceremo il microfono aperto – conclude la consigliera Regionale Elena Ostanel – perché chiunque possa raccontare la sua storia. Perché parlare di diritto di critica e qualità della democrazia è ancora più importante dopo quanto abbiamo visto sull’inchiesta tamponi rapidi e dopo le intercettazioni che dimostrerebbero come dietro la gestione della sanità ci sia un sistema di potere che, se fosse confermato, sarebbe davvero preoccupante.”

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