VCV ROVIGO: ZAIA, PENSA A LAVORARE PER IL VENETO, NON AI POST SU FACEBOOK

Il 10 giugno il Presidente del Veneto ha scoperto i campi di lavanda del Basso Polesine. Colto dall’emozione e dalla sorpresa ha pensato di fare subito un post. Se Parigi val bene una messa, volete che il Polesine non valga un post!

La cosa simpatica è che il Polesine esiste da un po’. Sicuramente c’era già quando Zaia è stato eletto per la prima volta Presidente della Regione Veneto, nel 2010. Ma l’uomo politico, probabilmente distratto dalle prestigiose colline del prosecco, se ne è accorto ora.

A dire la verità se ne era accorto un po’ prima: era infatti il 17 aprile quando usciva con la frase:

‘In Veneto abbiamo tutto, c’è anche il Polesine.’ Che ci volete fare, gli è uscita così.

Noi Polesani, ovviamente, sapevamo già di esserci. Siamo sempre andati avanti, cercando di convivere con il fatto di essere parte di una Regione che sotto la guida leghista ci ha lasciati ai margini nelle scelte di sviluppo economico, come in quelle di collegamenti logistici , di capillarità del servizio socio sanitario, di sviluppo agricolo, etc. etc. etc.

Ora però siamo stati scoperti, non solo dai turisti, ma anche dal Presidente della Regione, e allora alcune domande a chi ha governato la regione in questi 10 anni le vogliamo fare:

  1. Quanto è stato investito da parte della regione per la valorizzazione del turismo in Polesine rispetto agli investimenti fatti nelle colline del prosecco?
  2. Se basta un campo di lavanda per attrarre migliaia di visitatori, qual è stata la progettualità della Regione per sviluppare quest’area?
  3. Per sviluppare il turismo non basta un paesaggio meraviglioso, ma servono strutture, infrastrutture, accoglienza, marketing, personale specializzato e, soprattutto, un’idea di futuro per la propria Regione. Qual è l’idea di questo Presidente?

Noi Polesani del Veneto che Vogliamo un’idea l’abbiamo per il nostro Polesine. Ed è quella che le risorse territoriali vadano sviluppate per creare occupazione locale, per rallentare e diminuire lo spopolamento delle nostre terre e per creare uno sviluppo realmente sostenibile, che progetti il presente e il futuro, non il tempo di una campagna elettorale.

Per farlo occorre che ci sia al governo della Regione chi si confronta e relaziona con le realtà territoriali. Non abbiamo bisogno di un Presidente di Regione che usa le potenzialità di un territorio e il duro lavoro di chi lo valorizza solo per qualche post propagandistico.

Il Polesine vuole attenzione, vuole partecipare alle scelte, vuole i luoghi istituzionali dove proporre, discutere, decidere i progetti che riguardano il nostro territorio.
Il Polesine vuole tornare ad essere parte del Veneto e non una periferia dimenticata, buona giusto per un inutile post.

Il Coordinamento Provinciale di Rovigo del Veneto Che Vogliamo

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